Per un approccio più sereno e una vita più libera diamo un piccolo addestramento alle nostre cocorite
In questa pagina voglio offrire dei consigli e delle direttive per poter instaurare un rapporto di fiducia con i propri pappagallini senza bisogno dell’allevamento a mano. Addomesticare una cocorita o meglio ancora creare un legame con essa non vuol dire solo soddisfare un nostro bisogno ma far capire all’animale che può fidarsi di noi aiutandolo così ad esprimersi al meglio e a vivere più serenamente la nostra quotidianità domestica, nonché riuscire a gestirli in maniera più semplice ed efficiente per preservarne l’incolumità nelle nostre case potendo farli uscire dalla gabbia, vivere e volare in ambienti spaziosi insieme a noi.
Link Rapidi:
~ Gli esercizi pratici – step by step
~ Quando farli uscire dalla gabbia
APPROCCIO POSITIVO
La prima cosa su cui riflettere quando si intraprende un percorso di creazione del rapporto o per cosi dire di addomesticamento è essere predisposti in maniera positiva a quello che stiamo facendo essendo consapevoli che ci vorrà tempo, costanza, e dedizione, legati ovviamente dall’amore che ci ha spinti a vivere con questi animali.
Questo vuol dire che non possiamo avvicinarci ad una cocorita se siamo nervosi, frustrati o irritati, magari aspettandoci dei risultati immediati, tali atteggiamenti sortiranno effetto contrario sulla ricerca di fiducia che il nostro addestramento deve creare. Dobbiamo quindi essere sempre consapevoli che ci vorrà tempo e avvicinarci a loro nel migliore dei modi, quando siamo cioè calmi, sereni, rilassati.
© DafneRei
Tenete presente che prima ancora delle parole il nostro pappagallino interpreta il nostro stato d’animo e il nostro atteggiamento, per questo se ci accorgiamo di essere troppo ansiosi o mal predisposti consiglio caldamente di evitare il contatto e quindi interrompere l’addestramento per rimandare ad un momento migliore.
Ricordate inoltre che ogni pappagallino è un individuo unico e con il proprio carattere, questo significa che i tempi di apprendimento e riuscita del nostro addestramento cambiano in base al soggetto e che quello che funziona con uno potrebbe non funzionare con un altro.
REGOLARITÀ
Altro aspetto importante da considerare oltre al tempo che può volerci a creare il legame è anche il tempo che abbiamo a disposizione. Se oggi abbiamo tempo e domani no e cosi via c’è da considerare seriamente se sia davvero il caso di cominciare un addomesticamento, perché i pappagalli pur avendo memoria vivono soprattutto nel presente e faranno fatica ad abituarsi a dinamiche che si ripetono a lunghe distanze. La miglior cosa sarebbe fissare un appuntamento giornaliero in cui dedicarsi a pieno al proprio pappagallino.
Tenete a mente che solo con regolarità si possono ottenere i migliori risultati e sarà meno stressante per la cocorita e per voi.
CONTATTO FISICO
Inutile dirvi che se una cocorita non ha ancora la minima fiducia in voi non cercate a tutti i costi un contatto fisico, finirà per creare maggiore timore e stressarla inutilmente. Ricordatevi poi che ci sono parti del corpo come il dorso (cioè la schiena), le ali e la coda su cui non piace molto farsi toccare alle cocorite, come nemmeno farsi stringere tra le mani, ma soprattutto alle cocorite non piace avere un contatto con qualcuno verso il quale non si sentono a loro agio. Quindi rispettate i loro tempi e ricercate un contatto fisico solo quando si è creata una base di fiducia, procedendo per gradi e senza mai farla essere una forzatura.
ESERCIZI PRATICI
Procedere per gradi è importante visto che mai e poi mai il nostro addestramento deve essere una forzatura, quindi per prima cosa se abbiamo dei soggetti molto spaventati, che non appena ci avviciniamo svolazzano di qua e di la, dobbiamo fargli capire che la nostra presenza non è un pericolo, e questo possiamo farlo passando del tempo vicino alla gabbia con tranquillità, senza cioè fare gesti inconsulti o movimenti bruschi o rumori improvvisi che possono spaventarli, non sto dicendo badate bene, che dovete fare le belle statuine, dico solo di comportarvi in maniera naturale ma al tempo stesso con tranquillità.
Superata la fase della conoscenza, quando le vostre coco saranno tranquille in vostra presenza si può passare, sempre in maniera graduale, ad un approccio più diretto:
- avvicinate da prima le vostre mani alla gabbia e se le cocorite restano tranquille inseritene una direttamente all’interno.
Non cercate subito di toccarli, tenete ferma la mano per diverso tempo, non fate movimenti improvvisi, ed osservate la loro reazione. Ripetete questo esercizio più volte durante la giornata e per più giorni di seguito finché non vedrete che le cocorite saranno tranquille, e in certi casi anche curiose. Allora si potrà andare oltre:
- dopo aver inserito la mano in gabbia e lasciata per un po’ ferma, e le cocorite sono tranquille, spostiamola con calma verso di loro e proviamo a toccarli sul basso ventre.
Dico di toccarli in quella zona perché l’approccio frontale non è una forzatura ne una cosa che loro non possono controllare, inoltre se ben tranquilli la presenza delle mani potrebbe servire come invito a metterci una zampetta sopra e infine a salirci direttamente.
Anche questo è un esercizio che va ripetuto nel tempo finché non si raggiunge l’obiettivo di farli salire spontaneamente sulle nostre mani e restarci senza timori.
Dopo aver superato questo passo e visto che loro ormai hanno preso confidenza con le nostre mani:
- possiamo provare un maggiore contatto cercando di fare grattini o carezze con le dita, offrendo qualcosa da mangiare che a loro piace e muovendo la mano con la cocorita sopra.
Fate sempre tutto senza fretta e senza aspettarvi risultati immediati, la pazienza è un fattore determinante.
Quando la vostra presenza non sarà fattore di timore e quando avranno preso confidenza e fiducia con le mani da salirci appena gli si porgono:
- possiamo lasciare che escano dalla gabbia.
Prima di farli uscire però ricordiamoci le regole di sicurezza per la vita in casa dei pappagallini, quindi vetri coperti, porte chiuse per le stanze a rischio, via oggetti pericolosi in cui le cocorite potrebbero imbattersi e cosi via.
Quando li farete uscire inizialmente mantenete la calma, non fatevi prendere subito dall’entusiasmo e quindi se accompagnate fuori la cocorita con la vostra mano lasciate che scenda sul tetto della gabbia e che sia lei a decidere se vuole volare o meno. È importante inoltre che la gabbia sia il suo punto sicuro di riferimento quindi tenete sempre libero e accessibile il tetto.
Quando la cocorita prenderà il volo o se lasciate che esca spontaneamente e invece di andare sul tetto della gabbia spicca il volo non agitatevi ma lasciate che esplori in modo tranquillo la stanza e che prenda le misure con la stessa, tenete solo d’occhio la situazione per evitare che finisca nei guai e in caso andate a recuperarla ma mai stringendola tra le mani, offritegli la vostra mano e vedrete che ci salirà tranquillamente sopra così anche da rafforzare il legame perché capirà che fuori dalla gabbia in caso di bisogno potrà contare su di voi.
Potrete, sempre accompagnandola e mai forzandola, fargli conoscere la stanza, offrirgli una palestrina in legno con cui giocare e cosi via.
Anche il momento del rientro deve essere spontaneo e mai forzato, possono in alcuni casi rientrare da soli o potete accompagnarli voi tramite la vostra mano, tutto in maniera naturale, niente forzature vuol dire niente stress per la cocorita e niente fatica per voi, quindi una vita insieme serena.
Anche riguardo il tempo che offrite alle cocorite fuori dalla gabbia cercate di essere regolari, se sapete che ogni giorno avete a disposizione due ore libere e per un periodo potreste lasciarle per più tempo, ad esempio con l’arrivo delle ferie o le vacanze scolastiche, quindi in seguito saranno di nuovo due ore, continuate ad usare le due ore, altrimenti le abituerete a qualcosa a cui in futuro dovranno rinunciare e sarà stressante per loro.
ALTRI METODI
Ci sono altri metodi per fare un cosiddetto addomesticamento, come per esempio il metodo della ricompensa e quindi attirare la loro attenzione con del cibo e ricompensarli con bocconcini ad ogni azione giusta eseguita, personalmente però non è il metodo che prediligo e non l’ho mai usato con le mie cocorite, perché trovo che poi la cocorita cerca il contatto solo per avere cibo e non perché veramente si fida o gli piace, possiamo comunque aiutarci nella fase di approccio con offerte di cibo, ma a prescindere dal metodo che si intende usare invito tutti a rispettare i punti base e quindi:
- essere positivi
- costanti
- mai forzati
- procedere per gradi e per esercizi
Con pazienza e passione si possono ottenere ottimi risultati.
Potrebbe aiutarvi a conoscere meglio le vostre cocorite e instaurare un miglior rapporto sapere interpretare il loro linguaggio del corpo.
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